Posto Barca Ma quanto mi costi???!!!

Post del Febbraio 9, 2011 da

Oggi ci occuperemo dei costi di un posto barca!
Quando si è deciso di acquistare un’imbarcazione, si dovrà prevedere dove e come tenerla, sia durante il periodo di inutilizzo – sempre che ci sia – sia durante il periodo nel quale saremo spesso sulla nostra barca. Nella mappa google “Guida ai costi dei porti turisti in Italia”, visibile di seguito, abbiamo voluto elencare degli esempi disseminati lungo le coste italiane per fornirvi una panoramica delle quotazioni, aggiornata al 2011. Quello che vi proponiamo non è il frutto di una ricerca minuziosa; i valori contenuti sono quelli “ufficiali” forniti dai Porti interpellati, utili a titolo indicativo per orientarsi sui differenti livelli di prezzo.

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Va anche considerato che, nonostante avessimo formulato la stessa richiesta a tutti i marina turistici (un ormeggio annuale di una barca di dieci metri), spesso le quotazioni ottenute, anche quando apparentemente simili, non sono comparabili tra loro poichè in alcuni casi comprendono diversi servizi aggiuntivi (es. acqua e corrente).  Per aiutarvi nella consultazione, di seguito riportiamo in formato testo gli stessi dati che trovate sulla mappa.

Trieste – Marina San Giusto : 4.150 euro

Lignao Marina di Punta Faro : 3.800 euro

Chioggia Darsena le Saline : 3.625 euro

Ancona Marina Dorica : 2.900 euro

Pescara Marina di Pescara : 4.008 euro

Brindisi Marina di Brindisi : 2.600 euro

Policoro Marina di Policoro : con anticipo quinquennale 1.200 euro

Portorosa Marina di Portorosa : 3.500 euro

Palermo Villa Igea : 4.135 euro

SuPortuNouTeuladaMarina : 2.080 euro

Portisco Marina di Portisco : 6.175 euro

Ostia – Porto di Roma : 4.260,00 euro

Scarlino – Marina di scarlino : 6.050 euro

La Spezia – Porto Lotti 11.508 euro vela – 11.850 euro motore Imbarcazione sino 12 mt (lunghezza minima)

Chiavari – Marina Chiavari: 6.565 euro

Ciò detto cosa possiamo ricavare da queste informazioni? E’ naturale – ovvio direi – che si debbano considerare i costi del porto e/o del rimessaggio nel calcolare le spese complessive di gestione della mia imbarcazione, ma oltre al prezzo e alla disponibilità di posto nel porto prescelto, quali sono gli altri elementi da analizzare per effettuare la scelta corretta? Proviamo ad elencarne qualcuno…

  • La ricerca del posto barca dovrà essere effettuata secondo la posizione geografica.
    Il luogo dove abitualmente vogliamo navigare è sicuramente una componente importante. E’ da prevedere una certa facilità nel raggiungere il posto barca poichè, a meno che il porto non si faccia carico di una serie di servizi aggiuntivi accurati, sarà necessario raggiungere la barca anche al di fuori delle normali giornate d’uscita, ad esempio per effettuare manutenzioni o per verificare la situazione in caso di meteo avverso.
  • Verifica della qualità non solo del porto ma del posto barca che mi è stato assegnato. Dislocazione che crea difficoltà nelle manovre, presenza o meno dell’assistenza all’ormeggio, sono sicuramente elementi da cui possono derivare danni o impedimenti durante la fruizione dell’imbarcazione. Bassi fondali, risacca accentuata e bitte d’ormeggio insufficenti sono purtroppo caratteristiche frequenti nei porti italiani, indipendemente dal prezzo pagato!
  • Valutazione di quanto la mia barca sarà in porto oppure in rimessaggio.
    Sono sicuro che desideriate utilizzare il più possibile la vostra barcae ve lo auguro! –  in modo da avvicinarvi sempre più al mondo nautico e poter godere appieno della bellezza della navigazione. Nel caso foste però sicuri che la vostra barca non verrebbe utilizzata per lunghi periodi (per esempio, banalmente, durante tutto il periodo invernale) sarebbe interessante cercare delle configurazioni d’ormeggio che prevedano magari un rimessaggio invernale sull’invaso. Il posto barca sugli invasi è infatti sicuramente meno caro e consente anche di effettuare, durante le soste eventuali, lavori di manutenzione. E’ vero che spesso i marina turistici non prevedono un frazionamento dei periodi di stazionameto in acqua, ma in questi casi si può cercare di contrattare per ricomprendere nel prezzo concordato i lavori di manutenzione ordinaria.
    Anche nel caso in cui navighiate tutto l’anno, il posto barca “frazionato” potrebbe comunque interessarvi se desideraste per l’inverno avere la barca nelle vicinanze di casa e per l’estate magari spostarla in luoghi più ameni e divertenti.
  • Servizi essenziali e aggiuntivi inclusi o includibili.
    Sempre più spesso i servizi essenziali, o meglio quelli che comunemente vengono considerati imprescindibili come l’acqua e la corrente in banchina, in realtà vengono forniti e pagati a parte. Vero è che alcune grosse imbarcazioni – sto parlando di mega yacht – hanno consumi enormi in banchina, però esiste in alcuni casi una differenziazione di costo per tipo di imbarcazione. Tenete presente che formalmente l’ormeggio prevede esclusivamente la possibilità di attracco (si spera) sicuro. Il resto sono servizi.  Ma se la vostra barca è un mezzo diciamo “normale” non preoccupatevi poichè la differenza di prezzo non sarà assolutamente proibitiva! Piuttosto assicuratevi che nel vostro porto, o nelle vicinanze, vi sia la possibilità di fruire di servizi diversi. Cantieri e punti di varo e alaggio comodi saranno utili per facilitarvi la gestione dell’imbarcazione anche in termini di costi. Negozi o magazzini per approvigionamenti vari sono anche fondamentali, sia per acquisti di genere nautico, sia per la spesa di alimentari e altri  beni di uso quotidiano. Non ultimi poi, per impotranza, sono i servizi di guardiania professionale, per mantenere la barca pulita e in sicurezza da tutti i punti di vista durante la vostra assenza; sono un optional che costa relativamente poco ma offre grandi vantaggi.
  • “Commodities” secondarie ma utili.
    Spesso, una volta diventati armatori, ci si lamenta della totale estraneità rispetto al mondo della nostra barca manifestata da parenti e amici. Ci si ritrova soli sul pontile, davanti al gioiello dei nostri sogni, senza poterne condividere con nessuno le bellezze e le potenzialità. Questo avviene in molti casi perchè non ammettiamo che la barca, quella barca, da una grande soddisfazione, sempre e in ogni momento, solo a noi. Allora per ovviare alle situazioni descritte, dovremmo assicurarci che nei dintorni del porto prescelto ci siano luoghi di svago adeguati. Ristoranti, luoghi d’interesse turistico, addirittura centri benessere e spa – ormai molti porti ne sono provvisiti – possono rendere più piacevole per tutti la permanenza in barca. Qualora i vostri ospiti utilizzino la barca anche solo come abitazione, questi luoghi possono rappresentare valide alternative agli stazionamenti dovuti a meteo avverso e/o ad avarie.
    Accertato tutto questo, non direte più “vieni in barca con me”, ma un più semplice ” passiamo un we al mare(lago)? …dormiremo in barca e magari facciamo un giro” 😉
  • Obblighi contrattuali
    E’ importante, come per tutti i contratti, saper leggere attentamente le clausole che in alcuni casi prevedono rinnovi o cambi di prezzo automatici e senza preavviso. Essere attenti a ciò che firmiamo è una regola fondamentale. C’è la possibilità – meglio se con il supporto di professionisti – di gestire preventivamente alcune clausole che potrebbero aiutarvi ad ammortizzare i costi del vostro postobarca. Una su tutte, valida in special modo nei porti di grande interesse turistico: la possibilità di sub affitto per i periodi di non utilizzo.
  • Porto di Fiumicino

    Rendering del nuovo porto di Fiumicino

    Prima di terminare il post vorremmo proporvi una provocazione!!! Spesso chi abita al Nord pensa a come sarebbe bello avere la barca in un porto del Sud, sia per i costi – spesso inferiori – sia per la bellezza dei luoghi vicini all’ormeggio. Valutare attentamente le considerazioni fatte in questo post potrebbe, per esempio,  portare un armatore milanese a scegliere un porto nel Ligure o nord Adriaco ove tradizione e competenza sono presenti da tantissimi anni ormai. Ma se analizzassimo esclusivamente facilità di arrivo e bellezza dei dintorni direi che Brindisi – sì, avete capito bene, proprio Brindisi! – potrebbe essere un’idea interessante. E’ una provocazione, l’abbiamo detto, ma in questo caso l’utente milanese troverebbe un porto situato a pochi minuti dall’aeroporto (di Brindisi), dove sono attivi diversi voli low cost da Roma e Milano, che gli permetterebbero di riaggiungere agevolmente la barca in un paio d’ore dalla città meneghina, spendendo veramente poco. Inoltre Brindisi si trova  in un contesto – la costa pugliese – veramente interessante, non foss’altro che per la vicinanza della Grecia, dalla quale dista poche ore di navigazione. Questa provocazone vuole essere un esempio di come sia possibile, ragionandoci, ottenere il meglio per noi al minor prezzo.
    Condividete con noi, utilizzando il form qui sotto, le vostre considerazioni e le vostre idee riguardo i porti italiani.
    A presto!

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Comments (2)

 

  1. […] Se necessario, posso reperire un posto barca […]

  2. […] del posto barca – Trovare un posto barca adeguato non è sempre facile (vedi post “Posto Barca – ma quanto mi costi). Caratteristiche interessanti possono essere la comodità di salita e discesa dalla barca… […]

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